Progetto per prevenire e combattere l’insorgenza del bullismo nella scuola di primo grado.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Cristina Nori, autrice del racconto “Zio Cocomero”.
Nel momento della creazione ci si domandava come far avvicinare a questa problematica, sempre più attuale ma anche un po’ spinosa, bambini un po’ più piccoli e magari ancora particolarmente sensibili.
Pensando ai giochi, a come e cosa attrae l’attenzione e come si divertono… …quale modo migliore, per far avvicinare al tema del bullismo, se non utilizzando una storiella divertente, con personaggi “fruttati”, ma coi quali ci si può già immedesimare provando e “capendo” le emozioni durante il racconto?
FINALITÀ
Questo incontro, di circa un’ora e mezza proposto in una scuola di Chieri, non vuole tanto addentrarsi nella comunicazione del bullismo e nella sua definizione: “Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o di più compagni” [Dan Olweus, 1996]; quanto permettere una partecipazione attiva dei ragazzi inquadrando alcune problematiche che potrebbero o che possono fronteggiare già alla loro età o negli anni a venire (tanto nel ruolo di bullo quanto in quello del bullizzato).
PREMESSA
Secondo i dati raccolti dall’Istat nel 2014, poco più del 50% dei ragazzi tra gli 11 ed i 17 anni ha subito qualche episodio offensivo, irrispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è stato vittima assidua di azioni di bullismo, con incidenza maggiore fra le femmine che fra i maschi. Le prepotenze più comuni consistono in offese o insulti (12,1%), derisione per l’aspetto fisico e/o il modo di parlare (6,3%), diffamazione (5,1%), esclusione per le proprie opinioni (4,7%) e aggressioni fisiche (3,8%).
Un altro dato che emerge, particolarmente significativo, dalle rilevazioni, consiste nel fatto che la percentuale di soggetti che dichiara di avere subito episodi di bullismo diminuisca al crescere dell’età.
Parlare di bullismo già nelle prime classi della scuola di primo grado ha senso nella misura in cui se ne parla portando la problematica alla portata dei bambini di quell’età, con lo scopo di portare alla luce le loro emozioni e sensazioni in un’ottica preventiva.
Sulla Stampa del 17 marzo 2016 si evidenzia in un’intervista con la Dott.ssa Luigia Milani che il bullismo è già presente e visibile alla tenera età di 6 anni. Afferma, inoltre, che quando si vive così precocemente un atto di tale importanza fa ancora più male perché un bimbo più piccolo ha meno strumenti per affrontarlo ed è, inoltre, meno cosciente di sè rispetto ad un adolescente. Non basta però basarsi esclusivamente sull’età anagrafica di una persona per dire come si sentirà, molto dipende anche dalla sicurezza interna che il bambino/ragazzo ha di sé e al rapporto che ha avuto coi propri genitori [Favro].
OBIETTIVI
Con la lettura partecipata del testo “Zio Cocomero” e il momento di dialogo con la psicologa, l’autrice e le insegnanti si vuole mirare a:
-
Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri,
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Empatizzare con i compagni;
-
Sapere che si può chiedere aiuto e a chi chiederlo.
SVOLGIMENTO
Lettura a più voci del racconto.
Breve spazio lasciato alle impressioni libere dei bambini.
Focus sui punti del racconto che riportano alla tematica del bullismo, schematizzati alla lavagna per renderle immediatamente identificabili e riportati in un linguaggio adatto al target e aderente al racconto.
Il momento di dialogo ed un eventuale lavoro in gruppi coi cartellini ha lo scopo di far emergere le emozioni che l’argomento suscita nei bambini e di incoraggiarli a condividere le proprie emozioni ed esperienze.
In un’ottica preventiva verranno consegnati dei libricini ai bambini da portare a casa per poterne parlare anche in famiglia.
BIBLIOGRAFIA
Istat 2014
Dan Olweus, Bullismo a scuola, Giunti (1996)
http://www.lastampa.it/2016/03/17/societa/mamme/salute/pedagogia-e-psicologia/bullismo-anche-nei-bambini-di-sei-anni-HbUDmXEw7QPwkEz6M5qDrJ/pagina.html [Giovanna Favro]
Dott.ssa Federica Ciocca – psicologa presso Centro Clinico Giulio Cesare
Cristina Nori – Autrice “Zio Cocomero”